La diversità di emarginazione nella nostra società: omosessuali, tossicodipendenti, immigrati extracomunitari sono spesso oggetto di pregiudizio e di discriminazione.
01.06.2014 13:52
Si sente spesso parlare in televisione e sui giornali, e di recente anche su internet di emarginazione. Esso è un fenomeno negativo che ha caratterizzato la storia dell’umanità da sempre, nell'antichità, nel Medioevo dove venivano ritenute pericolose per il loro stato di salute, i lebbrosi, oppure coloro che svolgevano un mestiere in cui bisognava sporcarsi come i carnefici ed i macellai, oppure le persone che la pensavano in modo diverso come gli eretici. Per pensare ad un esempio di emarginazione della storia più recente basta pensare alle persecuzioni contro gli Ebrei e di tutti coloro che professavano una religione diversa. L’emarginazione non era solitamente casuale ma colpiva principalmente quei gruppi, le minoranze, che erano diversi rispetto al gruppo dominante. L’emarginazione avviene nonostante i mass media ripetono in continuazione che il mondo, la tendenza, e ii modo di pensare stia cambiando; ovviamente si fa eccezione verso quegli stati che dichiarano pubblicamente di odiare la democrazia e di essere razzisti nei confronti di chi non riesce o non vuole condividere lo stesso pensiero o il comportamento del gruppo stesso, anche se questi non comporta alcun danno con la sua auto-esclusione.
Gli omosessuali, gli handicappati, gli immigrati extracomunitari ed anche gli anziani sono i cosiddetti diversi che vengono presi di mira da persone privi di sentimenti se non quelli personali e malvagi solo perché per problemi fisici e sociali non riescono a produrre quanto una persona del luogo.
La diversità riguardante gli omosessuali è causa di una frustrazione profonda, di amarezza e di vergogna e la gente non riesce ad accettare che una persona possa amare un’altra del suo stesso sesso, anche perché la propria fede religiosa lo vieta o lo considera un peccato.
Per quanto riguarda gli handicappati, in questo caso si sta cercando di fare qualcosa per agevolare il loro graduale inserimento nella società, attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’installazione di ascensori e porte più larghe della larghezza della sedia a rotelle; tuttavia si potrebbe fare molto di più come per quanto riguarda l’aspetto mentale, ogni giorno vedo i parcheggi riservati dei disabili occupati da persone pienamente sane da un punto di vista fisico, poi basta fare un discorso con gli stessi handicappati che non si sentono per niente a loro agio, ad esempio c’è chi si sente persino in colpa se ha avuto una promozione rispetto al collega sano; secondo me è anche colpa dei familiari stessi che prendono la situazione alla leggera, emarginando il figlio handicappato a scapito del fratello o della sorella sana, essendo questo o questa, secondo loro, l’ultimo figlio o figlia rimasta “funzionante”.
Gli immigrati extracomunitari sono considerati più diversi degli handicappati perché hanno un colore della pelle differente, un accento diverso, e conoscono poco o nulla delle tradizioni del nostro paese e poi perché si “accontentano” anche di guadagni bassi e di lavorare in luoghi di lavoro sporchi e anche umilianti pur di lavorare ma questo per i razzisti è veramente una cosa vergognosa perché hanno come unico pensiero non quello del sacrificio ma il fatto che un immigrato in più in Italia comporta la perdita di un posto di lavoro, e nonostante ciò, l’italiano anziché impegnarsi più a fondo nel suo lavoro preferisce aggregarsi a quei gruppi per manifestare il proprio odio verso gli immigrati extracomunitari.
I tossicodipendenti vengono considerati diversi per il loro squilibrio mentale, tuttavia si tratta di persone malate, vittime della droga e che hanno bisogno di aiuto.
I malati di AIDS vengono ugualmente discriminati come i gruppi di persone precedenti descritti, questi vengono visti come persone da rinchiudere in qualche stanza e poi buttare la chiave per la loro inguaribile guarigione ed invece sono persone come tante altre che meritano rispetto e molto affetto, avendo assunto una malattia che comporta parecchie sofferenze.
La società dei mass media che prova a diffondere il modello di società altruista e solidale, molte volte alimenta paure rapidamente diffondendo notizie di difficile o di parziale comprensione. Per evitare questa situazione, affinché il pregiudizio possa essere vinto, affinché non ci siano più diversità che diventino cause di penose emarginazioni, è importante che tutti raggiungano una nuova consapevolezza: bisogna convincersi cioè che le persone sono tutte uguali e, nello stesso tempo, tutte diverse. Le persone sono tutte uguali in quanto appartengono tutti alla stessa razza umana ma sono anche tutte diverse perché ognuno è unico al mondo. La scuola, anche meglio dei genitori stessi, oltre a far capire deve imporre una mentalità giusta ai suoi studenti perché solitamente un modo sbagliato di pensare inizia sempre da un malessere all’interno della famiglia stessa.